DIPENDENZA DAI VIDEOGIOCHI

 

Qualche giorno fa vi abbiamo chiesto in un sondaggio social quanto giocano ai videogiochi i vostri figli, i risultati hanno mostrato come per la maggior parte i ragazzi giochino ogni giorno, questo può creare una certa dipendenza, quando preoccuparsi?

CRITERI:

La dipendenza patologica da videogiochi, infatti, è stata inclusa nella più recente versione del DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) i criteri secondo il DSM.5, sono:

Preoccupazione per il gioco online: la persona pensa frequentemente alla precedente o alla prossima attività di gioco così che il videogame diventa l’attività principale della vita quotidiana.

Sintomi di ritiro quando il gioco online è impedito, descritti solitamente come irritabilità, ansia o tristezza.

Un aumento progressivo della tolleranza al gioco che conduce alla necessità di spendere sempre più tempo giocando. La persona ha provato a smettere o a trattenersi dal giocare online ma ha fallito.

La persona ha perso interesse per le relazioni nella vita reale, gli hobby precedenti o altre forme di intrattenimento come risultato dell’attività di gioco online.

La persona ha continuato ad abusare del gioco online pur sapendo quanto impatto ciò avesse sulla sua sfera psicosociale.

La persona ha mentito a familiari o altre persone in merito alla quantità di tempo speso a giocare. La persona usa i giochi online come via di fuga dalla realtà o per alleviare sentimenti di ansia, colpa o impotenza.

La persona ha perso o ha messo a rischio una relazione, un lavoro o un’opportunità di studio o di carriera.

DATI:

I dati dimostrano un aumento preoccupante, i videogiochi hanno raggiunto i 2,2 miliardi di euro nel 2022.

Nel 2022 sono 14,2 milioni i videogiocatori in Italia tra i 6 e i 64 anni, con un’età media di 29,8 anni. Tra le piattaforme preferite, i dispositivi mobile sono i più utilizzati (69,7%), seguiti da console (45,8%) e PC (38%).

Dati recenti raccolti in Australia indicano che individui di sesso maschile di età compresa tra i 15 e i 24 anni giocano in media 155 minuti al giorno, e che il 4,1% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni gioca per 9 ore o più al giorno.

RISCHI:

problematiche mediche: disturbi del sonno, disidratazione, malnutrizione, accompagnate da problemi di pressione arteriosa e di peso.

Problematiche psicologiche: ansia, depressione, stress, bassa autostima, difficoltà di concentrazione e attenzione, aggressività.

Problematiche sociali: impoverimento delle relazioni, tendenza all’isolamento, sostituzione del mondo reale con quello virtuale diminuzione delle abilità prosociali.

Cosa si può fare per evitare il rischio di dipendenza? Linee guida per genitori

1) conoscere i tipi di giochi disponibili sul mercato e le preferenze di gioco dei figli per determinare l’idoneità dei prodotti di gioco;

2) individuare e suggerire un uso sano dei media elettronici ed evitare di consentirne un uso eccessivo;

3) conoscere i segnali di pericolo del gioco problematico, come i cambiamenti di umore, la perdita di sonno dovuta al gioco, il calo di interesse per altre attività, il mentire sul gioco e il rifiuto di smettere di giocare quando richiesto;

4) fissare in anticipo limiti al tempo di gioco e incoraggiare il gioco come attività familiare;

5) conoscere con chi gioca online il figlio e assicurarsi che le informazioni personali non vengano condivise con estranei;

6) negoziare sull’utilizzo dei dispositivi di gioco e supervisionare sull’uso delle console di gioco (ad es. limitazione dei contenuti e limiti di tempo) e bloccare la possibilità di spendere denaro nei giochi;

7) sostenere altri interessi e attività, in particolare attività non dietro allo schermo, come sport o hobby;

8) far aumentare la consapevolezza della realtà (accendere luci, avere orologio, specchio per vedersi, audio più basso senza cuffie …).