Disturbi del linguaggio

Disturbi del linguaggio

I disturbi di linguaggio rappresentano i disturbi neuropsichici più frequenti tra i 2 e i 6 anni.

Si tratta di situazioni cliniche molto eterogenee, in cui le difficoltà linguistiche possono manifestarsi isolatamente oppure in associazione con altre condizioni patologiche come deficit neuromotori, sensoriali, cognitivi e relazionali.

Lo sviluppo del linguaggio è caratterizzato da una grande variabilità interindividuale, dovuta sia ad alterazioni biologiche del soggetto, sia a fattori ambientali (minore o maggiore stimolazione in ambito familiare, inserimento precoce a scuola, presenza di fratelli o sorelle).

L’età di tre anni costituisce una sorta di spartiacque tra i bambini cosiddetti “parlatori tardivi” e i bambini con un probabile disturbo del linguaggio. La presenza di una produzione di parole ancora non adeguata secondo i parametri dello sviluppo tipico dovrà necessariamente essere valutata da un’attenta visita medica specialistica.

Per eseguire una diagnosi è necessario consultare Centro Specializzato per la cura dei disturbi del linguaggio cheaiuterà ad inquadrare ed affrontare un problema che non va sottovalutato in quanto può condizionare fortemente la vita di relazione e l’apprendimento scolastico del bambino.

La diagnosi di Disturbo di Linguaggio viene condotta da un’equipe multidisciplinare costituita da Neuropsichiatra, Psicologo e Logopedista.

I professionisti raccoglieranno in un primo momento informazioni sullo sviluppo psicomotorio, linguistico e comunicativo del bambino.

In una fase successiva verranno proposti al bambino alcuni test strutturati.

Una corretta valutazione dello sviluppo linguaggio prevede in prima battuta una valutazione strutturata dello sviluppo psicomotorio del bambino, per accertare che il ritardo del linguaggio non sia secondario ad un ritardo complessivo dello sviluppo.

In un secondo momento sarà necessario effettuare una valutazione delle differenti componenti linguistiche quali forma, funzione e contenuto, che si svolge attraverso questionari standardizzati o compiti con immagini o oggetti da denominare o indicare.
Il trattamento riabilitativo consigliato in caso di disturbi del linguaggio è di sicuro la Logopedia.

In caso di adeguate competenze di comprensione si può attendere fino ai 36 mesi per intraprenderla, diversamente va valutata un’eventuale presa in carico precoce.

È importante fornire ai genitori che si trovano ad affrontare questo tipo di situazione, indicazioni che possano aiutarli a comunicare e relazionarsi con il loro bambino:

Ascoltare il bambino quando parla, con attenzione e serenità, senza mostrare fretta.

Lasciare che concluda la frase anche se richiede più tempo.

Favorire l’uso del gesto a supporto dell’efficacia comunicativa.

Riformulare la produzione “scorretta” del bambino e non correggerla: il bambino impara implicitamente dal modello verbale dell’adulto e non dall’esercizio della ripetizione.

Parlare molto al bambino in modo rilassato e lento.

Valorizzare altre qualità del bambino per rinforzare la sua autostima e creare un ambiente famigliare accogliente in cui possa sentirsi sereno di esprimersi anche con le sue difficoltà.

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